Intervista a Wang Yen Nien

INTERVISTA A WANG YEN NIEN

tratta dal mensile francese Karate

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In occasione di uno dei primi viaggi in Europa del Maestro Wang Yen Nien (1987), la rivista francese di Arti Marziali “Karatè”, gli dedicò un’intervista, di cui riportiamo la traduzione di alcuni estratti.

K: Secondo la leggenda Yang Lu Chan, fondatore della scuola YANG di TAIJI QUAN, sarebbe stato il domestico della famiglia CHEN, che all’epoca – all’inizio del XIX secolo – possedeva una sorta di monopolio sull’insegnamento del TAIJI. E’ vero?

WYN: E’ vero che Yang Lu Chan studiò presso la famiglia Chen. Comunque prima aveva già praticato il Wu Shu. Infatti si era recato presso i Chen per confrontare le sue conoscenze. Prese gli aspetti migliori della forma Chen e li combinò con quello che già sapeva. Così creò una forma nuova, superiore a quelle che esistevano prima. Fu questo a fargli ottenere il soprannome di Yang “l’invincibile”. Fu un cambiamento importante.
All’epoca lo stile Chen cominciava a sclerotizzarsi. Ogni evoluzione era divenuta impossibile, poiché l’insegnamento si faceva in maniera molto rigorosa all’interno della famiglia Chen. Grazie a Yang Lu Chan il Taiji Quan fece un salto in avanti. Dopo che Yang Lu Chan divenne celebre, la famiglia Chen si mise a propagandare il fatto che aveva studiato presso di lei. E comparve la leggenda del domestico che spiava i suoi maestri durante l’allenamento!
La forma creata da Yang Lu Chan conteneva una grande forza interna sotto apparenze molto dolci.
Lo stile Chen insisteva sulla durezza ed aveva perduto ogni dolcezza.
E’ difficile dire quali stili Yang Lu Chan avesse studiato prima, ma si pensa che conoscesse il Tam Tui, una forma della scuola Shaolin e due altri stili: Xia Hong Chuan e Da Hong Chuan, molto in voga in una certa epoca nel Nord della Cina. Ma sono solo delle ipotesi.
All’origine lo stile insegnato dalla famiglia Chen non si chiamava Taiji Quan, ma Pao Quan, letteralmente il “Pugno Metallo” e comprendeva tre sezioni.

Wang Yen-nien Push Hands
Wang Yen-nien Push Hands

K: In seguito Yang Lu Chan andò ad insegnare alla Corte Imperiale Cinese e mise a punto una forma semplificata per l’imperatore ed il suo seguito. Lei, Maestro Wang, è uno degli ultimi depositari della vecchia forma della scuola YANG. Quali sono le differenze con la forma di TAIJI insegnata attualmente in Cina Popolare?

WYN: Il TAIJI insegnato ora in Cina proviene dalla scuola YANG. I principi di base sono gli stessi, sussistono delle differenze minori.

K: Oggi Lei durante i corsi ha mostrato come colpire certi punti sensibili del corpo umano. Queste tecniche fanno parte del Taiji Quan? C’è un rapporto con l’agopuntura?

WYN: Non si tratta di punti di agopuntura. Sono punti più legati al Nei Gong taoista ed al suo sistema energetico interno.
I punti sensibili interni ed i colpi che possono provocare la morte fanno parte dell’insegnamento tradizionale del TAIJI.
Si tratta dell’ultima parte che il maestro insegna solamente ai suoi discepoli più stretti. Dapprima l’allievo apprende la forma. In seguito il maestro mostra agli studenti più avanzati i punti dove colpire. Col tempo le spiegazioni del professore divengono sempre più precise. Poi il Maestro sceglie gli allievi più dotati ed insegna loro come attaccare i punti vitali. Ma questo avviene al di fuori dei corsi e non riguarda il praticante medio.

K: Potrebbe parlarci del suo professore, il Maestro Zhang Qin Lin? Ha apportato delle modifiche al nostro stile, alla vecchia forma Yang?

WYN: Non ha modificato la forma. In questa scuola è praticamente impossibile: ogni movimento possiede un’applicazione precisa. Se si modifica un gesto, questo perde tutto il suo senso.
Invece Zhang Qin Lin ha modificato il lavoro del QI, l’energia interna. Per questo ha utilizzato l’arte tradizionale, il Nei Gong di una setta taoista e non quello del Wu Shu.
Esistono due modi di far lavorare il QI. Uno è quello delle Arti Marziali, Boxe di Shaolin, per esempio. L’altro, quello utilizzato da Zhang Qin Lin, viene dal taoismo. Così il mio maestro ha reso la forma più efficace, approfondendo il lavoro del QI, l’energia interna.
Questo tipo di lavoro energetico non esiste negli altri stili di Taiji Quan: consiste nello sviluppare il QI seguendo il metodo taoista del NEI GONG. Il nome della setta di cui faceva parte Zhang Qin Lin è JIN SHAN, la Montagna d’Oro.

K: In che cosa consiste questo metodo?

WYN: Comprende dei movimenti e degli esercizi respiratori particolari. Ma non posso dire di più se Lei non ha già una pratica del Nei Gong…..
Occorre essere iniziati da un Maestro. Generalmente, seguendo la tradizione taoista, io osservo l’allievo tre anni prima di accettarlo. Ma questo genere di disciplina è piuttosto rara. Delle migliaia di allievi che ho formato nel corso della mia vita, meno di un centinaio hanno ricevuto – in trent’anni – questa iniziazione.

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K: Il suo Maestro, Zhang Qin Lin, non voleva insegnare la sua arte a degli stranieri. Che cosa ha convinto Lei a fare questo passo?

WYN: In effetti Zhang Qin Lin non voleva insegnare a nessuno! Desiderava formare un piccolissimo numero di allievi e portarli al più alto livello possibile. Dapprima osservava l’aspirante allievo per sei mesi, facendogli eseguire ogni tipo di lavoro domestico, in modo da conoscere approfonditamente il suo carattere.

K: Credo che all’epoca l’allievo dovesse offrire al maestro una forte somma di danaro per essere accettato come discepolo….

WYN: Non c’era un prezzo prefissato, tutto dipendeva dal livello sociale dell’allievo. Durante la sua carriera Zhang Qin Lin ebbe in tutto solo sette discepoli. Io penso di essere l’ultimo che sia ancora in vita.

K: Lei pensa che sia possibile proiettare l’energia a distanza?

WYN: Non credo che si possa mettere qualcuno K.O. a molti metri di distanza. Questo è spettacolo! E’ vero, invece, che si può trasmettere il QI con la mano ad una distanza breve, di qualche centimetro. Si percepisce d’altronde il diffondersi di un certo calore.
Quando si pratica per molte ore, si forma come un cerchio di QI intorno al corpo. Se qualcuno vi si avvicina, potete sentirlo prima che vi tocchi. Più è elevato il vostro livello, più è considerevole questo cerchio di QI.

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K: Se capisco bene, in questo modo è possibile sentire arrivare un colpo, anche alle spalle, e reagire prima che vi raggiunga?

WYN: Sì, certamente! Si sente arrivare il colpo e si può sapere in anticipo ciò che farà l’avversario. Questo permette di anticipare il suo movimento e di reagire più rapidamente.

K: Maestro Wang, un’ultima domanda: l’insegnamento taoista di cui Lei ha parlato poco fa è aperto a tutti? Se un domani un allievo francese Le sembrasse possedere le qualità necessarie, gli insegnerebbe il Nei Gong?

WYN: Se il destino vuole che ci incontriamo, allora lo inizierò a questo metodo! Ma non è un metodo destinato ad un vasto numero di persone!

Tratto dalla rivista Karatè, ed.1987
Testo: P.Y. Benoliel
Interprete: Julia Fairchild
Traduzione italiana: Gianvittorio Ardito